Quanto sta accadendo in questo periodo mette a dura prova le imprese, ed è indubbio ci sarà un vero e proprio danno per l’economia.
In particolar modo mi trovo a riflettere su quanto accadrà a quelle realtà imprenditoriali, soprattutto di stampo locale, che ad oggi, dopo ordinanze restrittive e il panico diffuso, si ritrovano già ad affrontare una vera e propria crisi.
Vedo il web intriso di messaggi negativi, di polemiche, di rabbia, ma quello che mi fa più riflettere è il percepire una sorta di pessimismo e conseguente immobilismo generale.
La mia mente viaggia veloce e cerca nel contempo di trarre da questo periodo un lato “positivo”. Sarà per propensione caratteriale, o una reazione dettata da esperienze passate, ma sono davvero convinta che dopo la tempesta ritornerà il sereno.
A parere mio, c’è solo una discriminante che può bloccare il ritorno al sereno: si chiama passività.
Non si può rimanere immobili e attendere che tutto passi, siamo noi stessi fautori del nostro futuro.
Cosa sto osservato delle imprese che mi circondano?
Trovo ce ne siano sostanzialmente di due tipi:
- quelle che si fermano, e smart working o meno, bloccano tutto con puro spirito difensivo;
- quelle dinamiche, che non riescono a stare ferme, che elaborano le loro idee, che variano già adesso il proprio servizio, che cercano di adeguarsi al contesto e cercano attivamente soluzioni efficaci, e nel contempo pianificano le azioni necessarie a farsi trovare pronte nel momento in cui questo periodo di stasi sarà concluso e ci sarà da correre.
Nulla di tutto ciò mi porta a giudicare una o l’altra scelta, posso solo dire che non sono personalmente incline all’immobilismo.
Cosa fare nel frattempo che “tutto passa”?
A mio parere c’è molto da fare nel frattempo.
A livello professionale il web ci offre un sacco di opportunità, sicuramente amplificate dal tempo che abbiamo forzatamente a disposizione.
Oggi infatti il “non ho tempo per..” non esiste, siamo padroni del nostro tempo e delle nostre energie, e possiamo canalizzare le proprie energie studiando e pianificando il nostro futuro, definendo a livello strategico cosa faremo nel momento in cui questo periodo finirà.
Sicuramente ognuno di noi ha professionalmente una “lista” di cose che per mancanza di tempo ha sempre messo da parte o rimandato.
Ecco, direi che è il momento di tirarla fuori dal cassetto e iniziare a definire passo passo come muoversi e quali traguardi poter raggiungere.
Qualche esempio?
- Capire come funziona uno strumento online per migliorare il proprio brand
- Cercare un nuovo fornitore che fino ad oggi non si ha mai avuto tempo di trovare
- Leggere un libro finalizzato a sviluppare una nuova strategia di business e migliorare la propria azienda
In ogni lista ci può essere un grande spunto per il nostro futuro, per non stare fermi ad aspettare, ma agire concretamente.
A che punto sono nella mia lista? Sono al secondo punto su 10!
Chi ha tempo, non aspetti tempo!
L’ispirazione: Daniel Priestley ed il suo video su YouTube
